Anche le RSA di Orpea hanno ricevuto l’importante riconoscimento dei BOLLINI ROSAARGENTO da parte della Fondazione Onda.

La Fondazione Onda è l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che premia 205 RSA e Case di Riposo di tutta Italia in grado di garantire benessere e una buona qualità di vita dei propri Ospiti, offrendo un supporto concreto alle loro famiglie.

Durante la cerimonia di premiazione, Carlo Lasala Direttore della Residenza Consolata che ha ottenuto 3 bollini (livello massimo di riconoscimento) è stato invitato a portare la sua testimonianza in base alla personale esperienza di tutti i giorni sul campo.

Le strutture vengono premiate in base ai servizi volti a facilitare l’accesso, l’accoglienza e la degenza degli Ospiti, a migliorarne il benessere e la qualità di vita, favorendone le capacità residue e relazionali, a garantire un’adeguata assistenza clinico-sanitaria e una corretta presa in carico anche di coloro che sono affetti da demenza.

L’attribuzione dei bollini valuta specifici requisiti considerati fondamentali dall’Advisory Board stesso che tengono conto dell’assistenza clinica e dei servizi generali offerti, ma non solo; viene infatti ampiamente valutato anche il lato umano dell’assistenza alla persona, per garantire agli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa.

Sulla base di questi criteri, è stato attribuito riconoscimento fino a un massimo di 3 bollini.

Uno degli obiettivi dei Bollini RosaArgento è quello di fornire alle famiglie uno strumento di orientamento utile nella scelta delle RSA e delle Case di riposo più attente al benessere e alla tutela della dignità degli ospiti.

“I Bollini RosaArgento sono uno strumento prezioso per guidare, nella scelta del luogo più adatto alle loro esigenze, coloro che hanno a cuore il benessere dei loro familiari più fragili”, affermano Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda e Giorgio Fiorentini, Presidente Advisory Board Bollini RosaArgento.

Durante la premiazione sono anche stati presentati dei dati di un’indagine condotta nel 2022 da Fondazione Onda in collaborazione con l’Istituto di ricerca partner Elma Research, con lo scopo di approfondire il ruolo e i bisogni dei caregiver dell’anziano in Italia, permettendo dunque di ipotizzare le modalità con cui le RSA potrebbero venire incontro a tali esigenze. Dall’indagine è emerso infatti che 1 intervistato su 2 fornisce quotidianamente un’assistenza completa al proprio assistito, anche nei bisogni primari, generando inevitabilmente un impatto consistente sulla vita del caregiver stesso; non a caso, il 65 per cento del campione ammette di risentire molto di tale impegno a conferma l’elevato stress cui i caregiver famigliari sono sottoposti.